Stilo Faber Pen Of The Year 2023 M - Egitto N. 74 | Graf Von Faber-Castell

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il motivo filigranato inciso sul terminale della pen of the year 2023 si ispira al fiore di loto (seschen), che nell’anticoegitto costituiva l’emblema della rigenerazione e della rinascita. ad essere venerato era in particolare il loto blu,il cui fiore si chiudeva ogni giorno al tramonto e affondava nell’acqua per poi risalire all’alba. tra i simboli piùimportanti, questa pianta delicata adornava vasi di alabastro, gioielli, dipinti e colonne e veniva utilizzata comegeroglifico, spesso anche in connessione con le divinità.

il fusto in metallo della pen of the year 2023 è decorato con splendidi geroglififici (medu netscher): nel metallo rivestitoin carbonio e inciso a diamante sono incisi i nomi di dodici antiche divinità egizie. i geroglififici sono considerati i piùantichi caratteri egizi, ce ne sono stati tramandati circa 7.000. per oltre 3.500 anni, i geroglififici sono stati usati principalmenteper scopi rituali o religiosi, ma anche per trasmettere la conoscenza attraverso le generazioni. fu questo il modo in cui l’antico egitto riuscì a svilupparsi in una civiltà evoluta e ad amministrare il territorio dello stato. oggi siamo in grado di decifrare questi caratteri ricchi di dettagligrazie al ritrovamento della stele di rosetta nel 1799: l’imponente tavola mostra un‘incisione in tre lingue diverse.
durante il viaggio nell’antico egitto si incontrano numerose divinità (alaliha), ciascuna con caratteristiche emansioni specififiche. sul fusto scuro della pen of the year 2023 sono incisi gli elaborati geroglififici di dodici divinitàleggendarie dell’antico egitto.

il cappuccio della pen of the year 2023 richiama la caratteristica forma dellasua corona blu (altiyjan), che ha permesso di associare il busto proprio a nefertiti. nell’antico egitto i copricapi erano importanti- oltre al khepreshblu, la corona di guerra dei faraoni, c’erano il deshret rosso, la corona del basso egitto, l’hedjet bianco, la corona dell‘alto egitto e lacorona di atef, una combinazione di deshret e hedjet. la forma alta della corona di nefertiti era particolare. indicava il fatto che nefertitifosse in una posizione di potere almeno pari, se non superiore, a quella del marito akhenaton.
il lapislazzuli ricostruito e inciso con uno scarabeo (cheperer), incastonato nel terminale del cappuccio della pen ofthe year 2023, risplende di un blu brillante. nell’antico egitto, l’insetto divino raffiffigurato su amuleti, sigilli e corredifunebri era considerato un portafortuna e un simbolo del sole, e incarnava la vita e la resurrezione. quando il nilofuoriuscì dagli argini, gli animali si allontanarono dall’acqua, lasciando in questo modo agli uomini la promessa chepresto sarebbe arrivata l’agognata inondazione. all’epoca il blu intenso del lapislazzuli veniva considerato un colorenuovo, associato all’acqua e alla divinità del cielo notturno, e se ne faceva ampio utilizzo come ornamento per abitireali e reliquie. ricordiamo l’imponente maschera funebre di tutankhamon, di colore blu reale, e il trucco blu di cleopatra,che si considerava l’incarnazione della dea iside.

uno dei reperti più famosi e impressionanti dell’antico egitto pesa ben dodici chili: si tratta della maschera funebre di tutankhamon. l’impugnaturadella pen of the year 2023 si ispira alle strisce d’oro e di lapislazzuli della riproduzione del copricapo nemes del faraone (da “per-aa”).più strati di anelli in metallo placcati in oro 24 carati e anelli di lacca blu applicati a mano richiamano il prezioso copricapo riservato ai faraoni.la camera funeraria di tutankhamon, rivestita d’oro puro, fu scoperta nel 1922 nella valle dei re e conteneva, tra le altre cose, il suotrono d’oro e un carro. essendo una parte importante della religione egiziana, l’imbalsamazione e la mummifificazione dei defunti facevanoparte della cerimonia per l’accesso all’aldilà.
l‘esclusiva edizione “antico egitto” della pen of the year 2023 (qalam alsana) è limitata a 375 penne stilografifiche e 125 roller. il fusto in metallo opaco conrivestimento in carbonio inciso a diamante ed estremamente resistente è decorato con i geroglififici incisi di dodici divinità dell’antico egitto e con fifiori diloto stilizzati che rappresentano la rinascita. decorano l’impugnatura dello strumento di scrittura anelli in metallo con placcatura in oro 24 carati e anellidi lacca blu lucida che ricordano la maschera funebre di tutankhamon. il pennino in oro 18 carati regala un piacere di scrittura esclusivo. una placchettadi metallo con doratura a 24 carati mostra l’occhio di horus inciso nel cappuccio terminale – un simbolo di protezione nell’antico egitto. la forma delcappuccio ricorda il copricapo di nefertiti, una delle più importanti e potenti regine egizie. nel terminale del cappuccio è incastonato un lapislazzuli ricostruitocon inciso uno scarabeo portafortuna che simboleggia il sole.
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Scheda tecnica

Pennino
M
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